Edifici di culto - musei - fontane - scale - ville: per una villeggiatura a Napoli da non perdere
La testimonianza delle molteplici catacombe cristiane rinvenute fuori le mura della città rappresentano un'importante attestazione storica della primissima architettura della Napoli cristiana e i primi passi verso la fede in una nuova dottrina. Infatti la forte devozione per tale culto caratterizzerà a lungo la vita socio-religiosa della città come possono testimoniare il numero elevato dei luoghi sacri presenti, ciò si spiega sia con una reale predisposizione sia con interessanti riferimenti storici.
Notevoli influenze nel campo della religiosità della città arrivarono soprattutto dalle dominazioni straniere che animarono la storia di Napoli, un esempio lo ritroviamo con i regnanti Angioini e gli Aragonesi e, nei secoli successivi, con la controriforma sotto il dominio degli Asburgo di Spagna.
Numero record per la città di Napoli nel XVIII secoli quando disponeva di 100 conventi e monasteri, circa 500 chiese a tal punto da guadagnare il soprannome di città dalle 500 cupole. In periodi più recenti, all’epoca del Risanamento, tra i terremoti e i 181 bombardamenti della Seconda Guerra Mondiale, sono state demolite più di 60 chiese monumentali, nonostante ciò ancora oggi Napoli detiene il primato sul maggior numero si chiese al mondo, conventi e varie strutture di culto, considerando anche solo le chiese storiche si raggiungono ugualmente numeri notevoli.
Nella città possiamo anche trovare molte chiese proibite spesso sbarrate da ormai molti secoli o del tutto abbandonate anche se al loro interno possiamo trovare opere di grande valore artistico.
Tra le principali chiese della città si ricordano: la Basilica di Santa Chiara, la Cattedrale, la Chiesa dei Girolamini, la Chiesa del Gesù Nuovo (o Trinità Maggiore), San Francesco di Paola, la Basilica santuario di Santa Maria del Carmine Maggiore, la Basilica di Santa Maria della Sanità, la Chiesa di Sant'Agostino alla Zecca (o Sant'Agostino Maggiore), la Chiesa di San Domenico Maggiore e la Chiesa di San Giovanni Maggiore. Di notevole pregio architettonico, nonché uno dei più riusciti esempi di architettura barocca, è anche la Certosa di San Martino.
Musei
Inserita tra le capitali mondiali nel campo dell’arte, Napoli presenta una singolare ricchezza artistica con un notevole numero di musei e gallerie, infatti nel centro storico possiamo trovare circa trenta musei, per la maggior parte gestiti dallo stato e numerosi cicli di affreschi e cenacoli o musei privati e di istituzioni religiose, ma anche provinciali e universitari lungo tutta l’area napoletana. Tra i più rilevanti troviamo il Museo Archeologico Nazionale, considerato tra i più importanti al mondo grazie alla qualità e alla quantità delle opere presenti, in particolare del periodo greco-romano.
Fontane
È indispensabile sottolineare che le fontane a Napoli non venivano costruite per la distribuzione dell’acqua, che era ripartita dagli acquedotti e dalle acque sorgive, ma per motivazioni meramente politiche, infatti i sovrani abitualmente donavano al popolo napoletano maestose fontane come metafora della loro generosità e simbolo del potere. In tal modo, verso gli ultimi anni del XVIII secolo, la città disponeva di un elevato numero di fontane, molte spostate, demolite o modificate. Nonostante ciò oggi il numero delle fontane presenti è ancora elevato.
Scale
Particolari strutture urbane, le scale di Napoli sono costituite da vie gradinate che collegano diverse zone della città. Si ritiene che la storia di queste costruzioni urbane sia da far risalire alle varie espansioni fuori città avvenute principalmente nel XVI secolo. Ancora oggi possiamo ritrovare sia quelle storicamente interessanti, come la Pedamentina, ma anche tante altre che caratterizzano in modo singolare l’aspetto urbanistico della città di Napoli.
Ville
Grazie alla posizione geografica e al clima mite, la città di Napoli è stata spesso scelta, nel corso degli anni, come luogo ideale per piacevoli villeggiature. In base a studi storici, i primi a goderne furono i romani ma in seguito quasi la totalità delle dominazioni straniere soggiornarono nella città per le vacanze favorendo la costruzione di lussuose ville sia nella città sia al di fuori delle mura.
In particolare la Villa Rosebery fu la residenza dei Borboni, di stile fortemente neoclassico fu anche la casa di Carlo Rothschild, direttore della filiale napoletana della banca omonima. Sono un'importantissima rappresentanza storico architettonica, le ville romane ripercorrono un arco di tempo che ha origine dall’epoca romana fino al XX secolo in circa duecento edificazioni, una di queste è il municipio di Napoli, poste nelle zone più spettacolari di Napoli.
Le ville degne di particolare nota furono edificate tra il '700 e l’800 grazie alla cura e all’interesse delle famiglie napoletane nobiliari che si rivolsero ai migliori architetti di tutta l’Italia. Mentre nel XX secolo troviamo un gran numero di ville in stile Liberty, numero che ebbe un forte calo a causa delle demolizioni di massa degli anni ’50.
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