Tradizione e folclore ad Avellino: musei ed eventi culturali
Carnevale in Irpinia
Di antichissima tradizione, il carnevale in Irpinia prevede un periodo storico che ha inizio il 17 gennaio, giorno in cui viene ricordata la figura di Sant’Antonio Abate. In ogni angolo della provincia di Avellino le musiche, i balli e le maschere si vestono di nuova luce rendendo il carnevale un periodo magico e incantevole di particolare interesse.
Le rappresentazioni che ogni anno caratterizzano questo perticolare periodo di festa si collegano direttamente alle caratteristiche culturali del territorio, numerosi sono i momenti di folclore che rievocano riti antichi della tradizione contadina, costumi e antichi usi tramandati da generazioni.
Il momento più rappresentativo di questa pazza festa è nel mese di Febbraio, periodo in cui, in base a rigorose tradizioni, in quasi tutti i paesi che circondano Avellino si svolgono manifestazioni su misura con la viva partecipazione della popolazione che viene coinvolta non solo durante i preparativi ma anche nello svolgimento delle rappresentazioni.
Zeza
Simpatica rappresentazione carnevalesca, la Zeza è accompagnata dal suono del trombone e della grancassa, probabilmente nata nella seconda metà del Seicento.
Prese avvio nella città di Napoli e si diffuse in tutte le restanti aree del Regno con caratteristiche differenti. La Zeza era rappresentata presso i cortili dei palazzi, nelle piazze, nelle strade e nelle osterie fino alla metà dell’Ottocento, non era concesso alle donne di esporsi alla pubblica rappresentazione, infatti i ruoli femminili erano interpretati unicamente da uomini.
Numerosi furono i divieti ufficiali emanati verso la seconda metà dell’Ottocento che determinarono la sua sparizione dai luoghi dov’era nata. Data l’insistenza di questi divieti, la canzone di Zeza fu costretta a spostarsi verso l’entroterra, ancor oggi presente. Grazie alla collaborazione di persone del posto ancor oggi è possibile assistere a questo tradizionale spettacolo presso alcune provincie irpine, oggi è infatti considerata parte del teatro popolare prettamente campano.
Musei
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Museo Zoologico degli Invertebrati "Carbone Lauretana"
Il museo Zoologico degli Invertebrati “Carbone Lauretana” è posto presso Corso Umberto I, tra i musei più importanti dedicati agli invertebrati in tutta l’Italia, inaugurato nel 2002. Il museo si divide in tre aree che identificano le tre classi zoologiche degli animali a cui il museo fa riferimento.
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Galleria dei Selachoidei
Presso la città di Avellino è possibile trovare un piccolo museo dedicato unicamente agli squali, la “GNS Galleria dei Selachoidei”. Il museo presenta circa ventisei famiglie di squali caratterizzate da circa un centinaio di specie, in particolare mascelle di squalo e vari reperti anatomici ma anche quelli imbalsamati. Grazie alle numerose etichette a colorii che ripropongono le foto degli animali la visita al museo risulta di facile consultazione.
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Teatro Carlo Gesualdo
La struttura nasce in una zona oggi definita la cittadella della cultura, dato che nei pressi di piazza Castello, dove appunto è collocato il teatro, sono presenti numerose strutture notevoli per il loro valore artistico e culturale, un esempio è il Conservatorio Domenico Cimarosa, la Casina del Principe e la casa della Cultura di Victor Hugo.