Vacanze ad Ercolano: una meravigliosa storia di vita
La città di Ercolano è famosa in tutto il mondo per le origini leggendarie e per i suoi reperti archeologici che, assieme a quelli di Pompei e Oplontis, a partire dal 1997 sono parte dei Patrimoni dell’Umanità dell’Unesco.
Leggenda
In base alla leggenda si narra che Ercole, in seguito all’uccisione del mostro Gerione, la decima delle dodici fatiche, si sia recato a Roma per chiedere alla dea della Fauna di dissetarlo, la dea si rifiutò dato che l’acqua era sacra e solo per le donne. Ercole, irato, decise di costruire un tempio in suo onore vietando alle donne di prender parte alle sue cerimonie.
Nel frattempo, il demone Craco, figlio di Vulcano, si impossessò di una parte della mandria di buoi di Ercole, a sua volta sottratta al mostro Gerione e destinati alla città di Argo. Fu inevitabile l’ira di Ercole che si mise immediatamente alla ricerca dei buoi che bene presto si rivelò particolarmente complicata data l’astuzia di Caco che portò gli animali nella sua grotta per la coda, in modo tale che le loro impronte indicassero la direzione inversa.
Proprio nel momento in cui decise di arrendersi uno dei buoi rispose al suo richiamo, facilitando la ricerca a Ercole. Arrivato alla caverna dovette superare un ulteriore ostacolo dato che l’ingresso era bloccato da un enorme masso, che egli riuscì a spostare con l’ausilio di una rupe appuntita.
Il demone Caco attaccò l’eroe rigettando dalle fauci una ingente nuvola di fumo che coprì tutta la grotta, ma Ercole riuscì ad attraversare il fumo e ad afferrare il demone uccidendolo. In seguito decise di ritornare nella città di Argo per concludere le ultime due fatiche ma solo dopo avere edificato una città presso il luogo dove riuscì a recuperare il bestiame, indispensabile per la conclusione della decima impresa. In tal modo fondò una città con il nome di Herculaneum.
Storia
La nascita e lo sviluppo
In principio Ercolano era una città molto piccola caratterizzata da strade incrociate ad angolo retto, piano regolatore ippodameno, probabilmente sull’esempio di Neapolis.
La città infatti fu molto influenzata dalla cultura ellenistica, come del resto anche Pompei. Ercolano era collocata alla base del Vesuvio, ed era distante circa quattro miglia dalla città di Neapolis. Per quanto riguarda le sue origini abbiamo informazioni molto esigue, differenti sono le supposizioni infatti Dionigi di Alicarnasso affermava che la città venne fondata da Eracle e quindi di origini greche; una seconda teoria fu avanzata da Strabone, anche se inverosimile, infatti la considerava una città di origine osca, successivamente passata nelle mani degli Etrushi e dei Pelasgi e infine dei Sanniti prima dell’avvento romano.
Studi recenti hanno abolito l’ipotesi greca, anche se non si può del tutto escludere un iniziale insediamento per la difesa del golfo di Napoli con il controllo dei greci di Cuma. In base a studi effettuati sui risultati degli scavi stratigrafici, appare evidente che la città non è databile prima del IV secolo a.C.
Non è del tutto confermato il ruolo della città nella seconda guerra sannitica, ma sicuramente partecipò alla guerra sociale, anche se sconfitta ed espugnata da Tito Didio, un legato di Silla, nell’89 a.C., in tal modo divenne municipio sotto il dominio romano. Gli anni a venire furono relativamente tranquilli, privi di eventi rilevanti fino ai primi anni dell’età imperiale, infatti la città di Ercolano divenne un piccolo centro della provincia con un clima molto favorevole e un meraviglioso panorama.
La città catturò l’interesse dei romani benestanti e colti, in modo particolare nella suburbana Villa dei papiri e fu protetta da numerosi uomini del campo politico che erano particolarmente vicini alla famiglia imperiale. Una protezione particolare fu quella di Marco Nonio Balbo, il proconsole di Vespasiano.
Uno degli aspetti più rilevanti della città odierna è il famosissimo mercato di Putignano, noto anche come mercato delle “pulci”, famoso per la vendita di oggetti e abiti riciclati.
L'eruzione del 79
La città di Ercolano fu gravemente colpita dal terremoto del 62, ma non fu nulla a confronto dell’eruzione de Vesuvio del 79 che la ricoprì con un imponente strato di fango, cenere e molti altri materiali che furono trasportati con l’acqua piovana che favorì la solidificazione di uno strato compatto profondi circa 15/20 metri.
L’eruzione seguì due fasi principali, la prima durò circa 12 ore e causò la caduta di una nube ardente e colate piroclastiche. Ma fu la seconda fase quella più devastante che seppellì Ercolano sotto una nube di più di 20 metri. Grazie alla temperatura raggiunta di circa 300-320 °C, è stato possibile conservare numerosi papiri nella Villa nota appunto come Villa dei Papiri, in discrete condizioni.
La rinascita
La città di Ercolano, in seguito a questi disastrosi terremoti, non scomparì ma venne ricostruita interamente sull’area di quella antica anche se con un’importanza inferiore.
Negli anni il ricordo della città antica svaniva sempre di più e per molti secoli fu del tutto dimenticata. Solo nel XVIII secolo si riscoprì l’antica città in occasione di lavori per un pozzo furono rivenuti molti oggetti del periodo romano.
Da qeusto momento furono avviati i lavori di scavo, tutt’oggi in corso. Verso la metà degli anni ’60, venne sostituito il nome Resina associato all’antica città con il nome di Ercolano. La zona archeologica della città dal 1997 fa parte dei Patrimoni dell’Umanità dell’UNESCO.
Luoghi d'interesse
Ormai da anni, gli scavi archeologici di Ercolano sono un appuntamento fisso per i numerosi turisti che arrivano in Campania ogni anno, visita favorita anche grazie alla costruzione del nuovo sito di accesso agli scavi ma anche all’area in fase di sviluppo posta nei pressi dell’ingresso caratterizzata da un parcheggio su due livelli.
Molte sono le mete nella città moderna, un esempio è il corso Resina, di collegamento tra Ercolano e Napoli, particolarmente interessante è un tratto chiamato Miglio d’Oro, grazie alle opere architettoniche presenti di grande importanza artistica: Ville Vesuviane, Villa Aprile, Villa Battisti, Villa e Parco della Favorita e Villa Campolieto.
Una seconda meta turistica la ritroviamo nella Basilica di Pugliano, posta all’estremità più elevata di via Pugliano, la Basilica è nota per il famoso mercato di abiti usati, uno dei più antichi in tutta l’Italia. Infine dalla città di Ercolano è possibile giungere al Parco Nazionale del Vesuvio, inoltre il percorso che conduce al cratere ospita un museo che custodisce sculture in pietra lavica di scultori di importanza mondiale.