Napoli si presenta: storia e cultura per la tua vacanza in Campania
Posta nel cuore dell’omonimo golfo, la città di Napoli si trova tra l’incantevole Vesuvio e la zona vulcanica dei Campi Flegrei in un panorama indicato tra i più celebrati e i più belli al mondo.
La città custodisce gelosamente un ingente patrimonio artistico e architettonico sotto la tutela dell’UNESCO, che nel 1995 ha dichiarato Patrimonio mondiale dell’Umanità il centro storico di Napoli, tra i più vasti d’Europa.
Napoli si sviluppò inizialmente sulla costa, infatti la prima formazione urbana si formò dall’isola di Magaride, luogo in cui i coloni greci inaugurarono il loro primo emporio commerciale che favorì grande sviluppo nell’attuale città.
Napoli è caratterizzata per la maggior parte da colline, tra queste molte raggiungono i 452 metri di altezza, come la Collina dei Camaldoli, dove sono sorti molti rioni e quartieri, ma la città vanta la presenza anche di numerose isole, penisole a picco sul Mar Tirreno e insenature. La storia geologica di questo territorio è alquanto complessa visto che il recente substrato è caratterizzato per la maggior parte da detriti di differente origine vulcanica.
Storia
Epoca preistorica
Sono stati rinvenuti resti di alcune tombe datate nel periodo neolitico, verso la fine del III millennio a.C. presso il quartiere di Materdei, tali resti sono stati attribuiti alla remota cultura del Gaudo una conferma che la zona urbana era abitata già nel periodo preistorico. Oltretutto sono stati rinvenuti anche solchi di aratri datati molto prima dell’insediamento greco.
Età antica
Si ritiene che la città fu fondata dalla popolazione della colonia greca di Cuma, all’incirca tra il IX e l’VIII secolo a.C., presso l’attuale Monte Echia, con il nome Partenope. In seguito l’insediamento fu denominato Palaepolis, letteralmente città vecchia, e, in occasione della sua rifondazione nel V secolo a.C., venne nuovamente rinominata Neapolis, la città nuova.
La dominazione romana arrivò nel 326 a.C., poco dopo le guerre sannitiche, nonostante ciò la città mantenne la lingua greca fino a circa il II secolo d.C. La città, nei secoli a venire, fu luogo ospitale per numerosi imperatori e patrizi romani che scelsero Napoli per trascorrere le loro pause di governo, fu scelta anche da Augusto come luogo per i giochi Isolimpici, giochi Olimpici italici essendo Napoli la città più greca d’Italia. Romolo Augusto, l’ultimo imperatore romano d’occidente, venne imprigionato presso Castel dell’Ovo.
Medioevo
In occasione della guerra gotica, la città fu occupata dai Bizantini e fu sotto il dominio dell’Impero anche in seguito all’invasione longobarda, in tal modo divenne un ducato autonomo gestito dagli esponenti più eminenti delle famiglie chiamate magnatizie. Negli anni del ducato la città fu oggetto di numerose e continue guerre, per la maggior parte difensive, verso i principati longobardi e i pirati Saraceni.
Poco dopo la formazione dell’arcidiocesi di Capua, precisamente verso il 990, Sergio fu eletto arcivescovo di Napoli, nello stesso periodo la diocesi divenne provincia ecclesiastica per volere del Papa, in seguito al passaggio delle diocesi dell’Italia bizantina sotto il potere del patriarcato di Costantinopoli, a causa dei dissapori teologici sul movimento iconoclasta, per mano di Leone III l’Isaurico.
Il ducato di Napoli cessò nel 1139 con l’arrivo dei normanni di Ruggero II che occuparono la città, in tal modo la città fece parte dei territori del Principato di Capua, tra i possedimenti del Regno di Sicilia che scelse Palermo come sua capitale, nonostante ciò la città riuscì a mantenere la sede dell’arcidiocesi.
In seguito al dominio svevo, periodo in cui la città fu compresa nel giustizierato di Terra di Lavoro, gli Angioini si impossessarono di tutto il Mezzogiorno nel 1266 e, non riuscendo a impossessarsi della Sicilia, decretarono la città di Napoli come loro capitale, nel periodo del regno di Carlo II che modificò la città da luogo portuale del Tirreno in una delle più importanti città della penisola italiana.
Una delle ultime imprese degli angioini napoletani ci fu con la spedizione di Ladislao I di Napoli che tentò di riunificare la politica d’Italia verso i primi anni del XV secolo.
Età moderna
Ormai sotto il dominio aragonese, dal 1442 la città di Napoli divenne uno dei centri più influenti del potere aragonese, luogo scelto più volte, nel periodo di reggenza di Alfonso il Magnanimo, dal re e dalla corte di questo immenso stato del mediterraneo. A partire dal 1501, in occasione delle guerre d’Italia, gli spagnoli conquistarono il Regno di Napoli che fu governato da un viceré, per più di due secoli, inviato e controllato direttamente da Madrid.
Come conseguenza del malgoverno spagnolo, nel XVII secolo, prese avvio la famosa rivolta di Masaniello e la città vide anche la nascita di una incerta repubblica indipendente. Durante la guerra di successione l’Austria riuscì a conquistare Napoli nel 1707 ma solo per pochi anni, precisamente fino al 1734 periodo in cui venne occupata da Carlo di Borbone che diede vita a uno stato indipendente che includeva tutto il Mezzogiorno e la Sicilia.
Grazie alla dinastia dei Borbone la città acquisì un ruolo di rilievo divenendo con Parigi e Londra una delle più importanti capitali europee. In occasione della rivoluzione francese e delle varie guerre napoleoniche, Napoli fu inizialmente repubblica giacobina e, in seguito, vide la successiva restaurazione borbonica.
Napoleone Bonaparte si impossessò della città nel 1806, ponendola sotto il controllo del fratello Giuseppe e, successivamente, sotto la tutela di Gioacchino Murat. La sconfitta di Napoleone e il Congresso di Vienna, dal 1815, vide nuovamente Napoli sotto il potere dei Borbone.
I Mille di Garibaldi conquistarono, nel 1860, il Regno delle Due Sicilie e fu inglobato al Regno d’Italia. Con la Seconda Guerra Mondiale, nella città ci fu una ingente rivolta popolare contro gli occupanti tedeschi, conosciuta con il nome delle “Quattro giornate di Napoli”.
Simboli
Gonfalone della città
Lo stemma della città di Napoli è composto da uno scudo di origine sannitica suddiviso in due sezioni orizzontalmente di altezza uguale, la parte in alto è colorata in oro mentre l’altra in basso di rosso, lo scudo è sovrastato da una corona turrita caratterizzata da cinque bastioni merlati, di cui uno è sormontato da una porta d’ingresso. Il gonfalone presenta gli stessi colori dello stemma che, anche in questo caso sono disposti lungo le due metà orizzontali di tutto il drappo, riproponendo orizzontalmente la posizione dei colori dello scudo cittadino.
Onorificenze
La città di Napoli è stata decorata al valore militare per la guerra di liberazione per essersi liberata per prima dagli occupanti nazisti, ha ottenuto la medaglia d’oro per il valor militare grazie ai numerosi sacrifici del popolo napoletano e per le attività svolte durante la lotta parigina in occasione della rivolta delle Quattro Giornate di Napoli.
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